Tarte Tarteist Pro

Palette 20 ombretti, 20 grammi, prezzo 50 euro sul sito Tarte, 55 sterline sul sito London Loves Beauty, Pao 12 Mesi, Made in USA

foto scattata con il flash

Avevo già da un pezzo il desiderio di provare una palette della Tarte, brand americano che nel nostro paese non è reperibile direttamente ma che di recente ha inziato a spedire da noi, ovviamente con rischio dogana. Tarte infatti invia i pacchi tramite corriere al prezzo di circa 16 dollari, se il nostro ordine supererà i 76 euro la spedizione sarà gratuita.
Altro canale per reperirlo è acquistare sul sito inglese London Loves Beauty, con prezzi maggiorati ma senza il rischio di avere il pacco fermato in dogana e di conseguenza senza spese aggiuntive. London Loves Beauty spedisce al costo di 7.95 sterline ma se vogliamo una spedizione con il corriere pagheremo 14.95 sterline, comunque andremo a risparmiare e riceveremo in tempi più brevi il prodotto senza il rischio di dover pagare tasse ed attendere magari un mese per le pratiche di sdoganamento. Inoltre questo sito propone spesso codici sconto tra il 10 ed il 20 per cento, il che non è affatto male.
Altro canale sfruttabile per acquistare il marchio è QVC UK, dove la palette costa 56.95 sterline più le spese per la spedizione non tracciabile (il pacco arriva con posta ordinaria come fosse una qualsiasi lettera) che però vengono conteggiate sul momento a seconda del bene spedito.
A conti fatti, per me che volevo prendere soltanto una palette, la maggior convenienza l'avevo ad acquistare da London Loves Beauty, mentre se avessi voluto prendere anche altri prodotti e superare quindi i 76 euro azzerando le spese di spedizione, avrei avuto ragione a comprare dagli USA.

AGGIORNAMENTO: da pochi giorni una palette del marchio è in vendita sul sito Sephora Italia e altri prodotti sono in arrivo. C'è un interessante video di Giulia Cova che illustra ciò che per lei vale la pena di acquistare. Ognuno ha le sue esperienze, per quanto mi riguarda non credo che comprerò nulla in quanto le formule infuse con argilla dell'Amazzonia trovo che per la mia pelle non siano performanti.

Chiarito questo aspetto, parliamo della palette che ha un bel packaging, molto elegante, di solida plastica satinata nera con inciso il nome in oro, chiusura a scatto, retro in nero e oro e dotata di grande specchio interno...ma che mi ha un po' delusa. Avevo letto tante opinioni sia sulla Tarteist Pro che su Tarte in generale ed avevo intuito che le polveri del brand o si amano o si detestano anche se non potevo darmi una spiegazione al riguardo: il marchio è di tutto rispetto e non riuscivo a comprendere come mai questi ombretti fossero materia di "discordia" tra le utilizzatrici, le blogger, le youtuber.
La palette arriva nella sua scatola di cartoncino nero in cui troviamo una brochure con vari esempi di trucco che possiamo realizzare.

Tarte infatti si discosta un po' dagli altri marchi per la filosofia che contraddistingue i suoi prodotti: le cialde ad esempio sono infuse con argilla della foresta amazzonica, naturalmente ricca di vitamina E, e sono formulate senza ftalati, oli minerali e conservate senza parabeni, inoltre profumano di zucchero vanigliato e cioccolata. Tarte si pone nella high end ma con l'obiettivo di proporre una cosmesi il più possibile naturale.

Probabilmente a causa della loro formulazione gli ombretti sono in generale molto scriventi ma abbastanza farinosi, vanno applicati e sfumati con cura e danno sicuramente il meglio di loro con un primer sotto, hanno una consistenza particolare che va capita e alla quale ci si deve un po' adattare, non sono facilissimi da gestire insomma. Se si utilizza il pennello sbagliato o si esagera con la quantità di prodotto si rischia di ritrovarci con macchie di colore complicate da sfumare, ho notato poi che le polveri tendono a mescolarsi una con l'altra durante l'applicazione, per ottenere colori definiti nelle varie zone della palpebra bisogna lavorare di fino. Ma le tonalità contenute sono belle, vibranti e le texture sono comunque morbide e non tendono a segnare la palpebra. Questo per quanto riguarda molti dei matte, in particolare i chiari. Mentre i 4 toni metallizzati sono incantevoli e luminosi ma non molto sfumabili, io preferisco applicarli con le dita. C'è da dire che l'azienda presenta questi 4 ombretti come duochrome ma a mio modesto parere l'unico che lo è seriamente è il marrone scuro-verde mentre per gli altri il finish è decisamente metallico.
La palette contiene 16 cialde matte e 4 shimmer, i colori vanno dai classici nude chiari a terracotta, ai prugna e bordeaux, al nero. Mentre i 4 metallizzati corrispondono ad un rame, un oro rosa, un prugna ed un marrone-verde azzurro spiccatamente duochrome.
luce naturale

Ma andiamo a vedere gli ombretti singolarmente:
prima fila di ombretti in orizzontale, dal basso: Indie, Chic, Vintage, Classic

Indie è un nocciola-tortora chiaro matte piuttosto polveroso ma molto "soffice" e piacevole da applicare e sfumare nella piega.
Chic è un delicato rosa carne chiarissimo sempre polveroso ma di consistenza morbida e burrosa.
Vintage è un bianco molto pigmentato ma polveroso, anche questo dalla texture soffice e vellutata.
Classic è un bianco crema meno scrivente di Vintage ma altrettanto vellutato e piacevole da stendere, classico ombretto per correggere le discromie della palpebra.

seconda fila, da sinistra: Bold, Profesh, Fierce, Innocent

Bold è un marroncino caldo dalla consistenza morbida ma farinosa.
Profesh marrone medio freddo meno polveroso e comunque vellutato.
Fierce tortora con un che di prugna abbastanza scuro, anche qui la polverosità è meno evidente rispetto ai toni più chiari.
Innocent marroncino più pescato di Bold e leggermente più acceso, meno polveroso ma anche meno morbido come texture.

terza fila, da sinistra: Edgy, Mod, No Filter, Whimsy

Edgy marrone cioccolato, poco polveroso e assai setoso e scrivente.
Mod bellissimo color fragola leggermente spento molto meno setoso rispetto agli altri ombretti e meno scrivente, nonostante questo è uno dei miei preferiti perchè evidenzia il colore verde dei miei occhi.
No Filter viola spento tra malva e prugna non particolarmente polveroso e dalla consistenza setosa, altro colore adattissimo ad esaltare il verde degli occhi.
Whismy terracotta bruciato morbido, pigmentato e non particolarmente polveroso, bellissimo.

Ultima fila, da destra: Punk, Drama, Vamp, Smoked. Vamp e Smoked non sono proprio omogenei nella stesura

Punk nero setoso, poco polveroso ma non eccessivamente pigmentato.
Drama prugna-borgogna dalla grana più ruvida e meno sfumabile rispetto agli altri ombretti, colore bello e vibrante, particolare.
Vamp Viola blu scurissimo, non eccessivamente omogeneo.
Smoked marrone-borgogna molto scuro e pigmentato ma dalla texture poco vellutata e morbida.

metallizzati, da sinistra: Trendy, Minx, Glam, Ethereal

Trendy duochrome marrone rossastro-verde azzurro molto particolare, colore sulla scia dell'ombretto Club di MAC.
Minx prugna-bronzo con riflessi rosa antico.
Glam oro chiaro con riflessi rosati, bello per illuminare l'angolo dell'occhio.
Ethereal bronzo dorato assai luminoso e scrivente.
I metallici con luce naturale

C'è in questa palette un ombretto che subito me ne ha ricordato un altro che si trova nella palette di Urban Decay Naked Ultimate Basics, ovvero Extra Bitter, splendido arancio terracotta bruciato. Ho accostato i due toni e si somigliano molto, quello di Tarte è più acceso, vibrante e pigmentato mentre Extra Bitter rimane assai meno polveroso e sfumabilissimo con una macinatura delle polveri estremamente sottile.
a sinistra UD Extra Bitter, a destra Tarte Whimsy
foto scattata con il flash

Avevo poi curiosità di accostare l'ombretto Instinct di Urban Decay presente nella palette Naked Ultimate ad altri due colori di transizione piuttosto freddi, qui le tonalità sono differenti, la qualità dell'ombretto UD la trovo superiore 
da sinistra: Instinct, Tarte Profesh, Indie

Altro confronto tra un Supershock Eyeshadow di Colour Pop uscito nel quad Peachy Keen, ovvero Kennedy che è un albicocca chiarissimo, e due rosa che virano al color crema-albicocca della Tarteist
al centro Colour Pop Kennedy, a destra Tarte Innocent e a sx Tarte Chic, i colori si somigliano ma la texture è differente dato che i Supershock Eyeshadow sono cream to powder.

In conclusione, posso comprendere chi non ama la consistenza di questi ombretti, da un lato con una pasta molto vellutata e soffice e che pur essendo matte non appesantiscono la palpebra e non segnano particolarmente, dall'altro però in particolare i chiari presentano una polverosità evidente che richiede attenzione nell'applicazione. Credo a causa di questa caratteristica unita alla grande scrivenza, le polveri tendono a sovrapporsi ed a confondersi, ed i colori si fondono anche troppo insieme come se non si fissassero sulla palpebra. In realtà poi il fall out è trascurabile ma dopo aver sfumato capita che non riesco a distinguere i singoli colori separatamente. 
Queste considerazioni sono valide in particolare per i chiari matte, mentre le cialde più accese come Drama, No Filter e Mod hanno una consistenza meno soffice, più grezza, ma al contempo si individuano di più una volta stesi. Ho notato che con il pennello umido si lavorano anche più facilmente.
Gli scuri veri e propri, in particolare Vamp e Smoked invece hanno qualche problema di omogeneità. Mentre Whimsy ha una buon equilibrio di texture e resta ben visibile sulla palpebra pur se sfumato.
Discorso ancora diverso per i metallizzati - duochrome che aderiscono bene ma rendono al top se applicati con le dita, con i pennelli per me che non ho il "gesto" da MakeUp Artist, il fall out è evidente.
Nonostante questi difetti devo dire che nell'insieme si percepisce la qualità della proposta di Tarte.
Un altro aspetto che mi ha fatto riflettere sul motivo per cui questi ombretti ricevono o lodi o critiche aspre, è la formula con cui sono fatti ovvero la presenza del caolino in essi (oltre al talco, altro materiale tampone): si tratta di un'argilla e questa sostanza viene utilizzata di solito come sebo assorbente; ho il sospetto che le ragazze con pelle tendenzialmente mista e con le palpebre oleose riescano ad apprezzarne maggiormente la texture rispetto a chi, come me, ha le palpebre secche e non teme di ritrovarsi gli ombretti, nemmeno quelli in crema, nella piega. Anche se il caolino è in una posizione bassa nell'INCI e quindi non è presente in quantità rilevante resta sempre una sostanza disseccante e adatta appunto ad epidermidi più grasse. Aggiungo che pur essendo polveri che non segnano le palpebre, con l'avanzare delle ore noto che le rughette sulla palpebra fissa sotto il sopracciglio che di solito non si notano, iniziano a uscir fuori, come se appunto la pelle si disidratasse.

Sono soddisfatta di questo acquisto, la ricomprerei? Probabilmente si, anche se non sono entusiasta e convinta al 100% e non credo acquisterò un'altra palette di Tarte nel breve periodo. La riprenderei per la scelta dei colori adattissima a porre in luce il verde dei miei occhi, per la particolarità della texture degli ombretti, e anche per il piacere di essermi levata una curiosità...
Inoltre la palette nel suo insieme è molto versatile e completa, contiene sia matte che ombretti luminosi, sia chiari che toni medi caldi e freddi, sia ombretti scuri che permettono di un trucco occhi completo ed anche, volendo, di definire le sopracciglia. 
Di contro capisco chi non l'ha apprezzata e non si trova bene con polveri che hanno pregi ma anche evidenti difetti.


Disclaimer: i prodotti mostrati sono stati acquistati con i miei soldi, non ricevo alcun compenso nè beneficio di alcun tipo per i post che scrivo, si tratta solamente di opinioni personali formate dall'utilizzo dei prodotti e dalla mia esperienza. 



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